lunedì 10 dicembre 2018

La Festa per i 10 anni della Casa delle Donne


venerdì 14 dicembre 2018
dalle ore 18:30


Teatro Koreja
Via Guido Dorso, 70- Lecce

LA CASA DELLE DONNE COMPIE DIECI ANNI

La Casa delle donne di Lecce nasceva 10 anni fa, nel 2008, con l’atto costitutivo di una rete di donne native e migranti che avevano un progetto nella testa, al quale con ostinazione ed entusiasmo stavano lavorando da qualche tempo: costruire nella città un luogo, reale e simbolico, dove le donne del Salento potessero incontrarsi per “progettare, riflettere, operare, condividere e creare le condizioni di crescita dell'autodeterminazione e della libertà di tutte, indipendentemente dall’orientamento sessuale, politico o religioso, dalla classe sociale, dall’etnia e provenienza, dal livello culturale”. 
Questa era la scommessa. Nel corso di questi dieci anni la Casa delle donne è riuscita a diventare un punto di riferimento per molte altre donne, raccogliendo attorno a sé speranze e aspettative, avviando progetti per promuovere l’iniziativa e la creatività delle donne in ogni campo, dalla cultura del territorio alla cooperazione internazionale; realizzando ricerca e documentazione, spettacoli, mostre, rassegne di cinema delle donne, seminari e presentazioni di libri, corsi di formazione e alfabetizzazione per donne immigrate ed tanto altro ancora. 
Oggi la Casa delle donne di Lecce può raccontare i suoi primi dieci anni, in cui ha continuato ad essere luogo di comunicazione, attività, organizzazione autonoma e confronto fra donne native e migranti, spazio aperto alle pratiche politiche delle donne, di valorizzazione delle differenze culturali, sociali, biografiche attraverso l’incontro delle donne che la abitano con la città e il territorio salentino.



Questo il programma

ORE 18.30
start, introduzione e saluti con le donne della Casa

Video documentale realizzato dalla Casa sui dieci anni di attivita'

Presentazione del Laboratorio Le spose di BB con Paola Pauline Leone

L'esperienza politica delle giovani donne della Casa

ORE 20.30 
Spettacolo teatrale
DOPPIO TAGLIO
di e con Marina Senesi

a seguire DJ Set e festa danzante

venerdì 23 novembre 2018

25 movembre - contro la violenza di genere



25 NOVEMBRE 2018
PIAZZA S.ORONZO - LECCE 
ORE 16,30
SIT-IN 
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE



COMUNICATO
La Casa delle Donne di Lecce aderisce alla mobilitazione nazionale indetta dalla rete NON UNA DI MENO, partecipando alla manifestazione contro la violenza di genere del 24 novembre e all'Assemblea nazionale del 25 novembre, a Roma.

Saremo lì con un nostro pullman,con il nostro striscione e con tante donne giovani e meno giovani per ribadire ancora una volta che “Siamo la marea femminista che in Italia e nel mondo ha levato il suo grido globale contro la violenza maschile, di genere e razzista”; per ribadire che i femminicidi sono la punta di un iceberg fatto di oppressione: la violenza maschile comincia nel privato delle case ma pervade ogni ambito della società e diventa sempre più strumento politico di dominio, producendo solitudine, disuguaglianze , sfruttamento, precarietà.

La precarietà è donna e per questo la nostra lotta contro la violenza è anche una lotta contro la precarietà e lo sfruttamento.
Per questo a Lecce sosteniamo la mobilitazione nell'Università delle studentesse di “Studenti Indipendenti e di ESM (studenti Erasmus) e il 25 novembre daremo vita ad un sit-in in Piazza S. Oronzo, convergendo con le iniziative che le associazioni di donne e il Comune metteranno in campo.


23 NOVEMBRE 2018

Eccole le ragazze della Casa delle Donne di Lecce insieme con Studenti Indipendenti  e ESN(studenti Erasmus)  oggi fra i plessi universitari per i flash mob contro la violenza sulle Donne
Invitiamo tutte le donne a partecipare.

STAMPA: 

domenica 18 novembre 2018

WAW - Lecce-Tirana: il lavoro visto dalle donne





LECCE-TIRANA: il lavoro visto dalle donne
Dialogo sulle pratiche femministe tra le due sponde dell’Adriatico
Venerdì 23 novembre 2018 

dalle ore 18,30, presso l’Open Space di Lecce

in seno al Progetto WOMEN AT WORK,
si svolgerà l’incontro

 Lecce-Tirana: il lavoro visto dalle donne
un’occasione di dialogo e confronto sulle esperienze
 e sulle pratiche femministe in Italia e in Albania e tra i due Paesi  congiunti nel sopraccitato Progetto di Cooperazione.

La relazione tra alcune donne della Casa e donne albanesi è antica e proprio nel Progetto Women at Work trova il culmine di collaborazione e di cooperazione.
A condurre l’incontro della serata, come referente della Casa delle Donne e degli enti partner nel progetto, sarà Ada Donno, cultrice delle dinamiche politico-culturali del Paese delle Aquile.

Donne provenienti da luoghi diversi intesseranno un racconto specifico e al tempo stesso comune rispetto alla dimensione del femminile, dei processi emancipativi e del lavoro: preziosa sarà la presenza di Holta Koci, Executive Director ACA - Albanian CommunityAssist, e di SKERDI ZANAJ, Professora Associata di Economia presso l’Università del Lussemburgo.
clock

Premio Immagini Amiche 2018 alla campagna campagna di comunicazione sociale contro gli stereotipi #facciamo che non sia una eccezione della Casa delle Donne di Lecce


                                     Teatro comunale di Carpi, 17 novembre 2018


" É un onore consegnarvi questo premio a nome anche del Parlamento Europeo, perché vedo nel lavoro che avete fatto alcune delle tematiche che sono al centro delnostro sforzo nella Commissione Parità di Genere "
queste le parole di Elly Schlein sul palco del Teatro Comunale Carpi nel consegnarci il Premio Immagini amiche categoria affissioni.

Un onore tutto nostro e tanta emozione per un riconoscimento importante e inaspettato.
Volevamo lanciare un messaggio forte e amaro e farlo con freschezza e ironia. La semplicità è un esercizio difficile e meticoloso da eseguire, per creare questa campagna di comunicazione c'è voluto impegno e cura, tante teste e competenze messe in moto.
Siamo davvero soddisfatte dei riscontri on line ed off line, e della grande curiosità che ha destato in Italia questo nostro progetto.
#facciamochenonsiauneccezione
6 poster 70x100
affissione urbana
visual designer: Donata Bologna
copy e comunicazione social: Gioia Perrone
scatti fotografici: Lucia Pagliara
Responsabili creative progetto: Ilaria Florio, Cinzia Tarantino 

La campagna di comunicazione #facciamochenonsiauneccezione e' venuta talmente bene che ieri e' stata premiata! Donata Bologna e' andata fino a Carpi per ritirare il premio a nome della Casa Delle Donne Lecc
https://www.facebook.com/casadelledonnedilecce/videos/253718721978195/

domenica 28 ottobre 2018

METAMORFOSI DELLA SESSUALITA':dalla differenza sessuale all'identità post genere

Venerdì 9 novembre 2018 Officine Culturali Ergot 
Piazzetta Falconieri 1/b Lecce 
ore 18,00

METAMORFOSI DELLA SESSUALITA':
dalla differenza sessuale all'identità post genere
DONNA HARAWAY E IL CYBERFEMMINISMO

con GRAZIELLA PISANO'
e
ANTONELLA MANGIA

della Casa delle Donne di Lecce

I mutamenti della soggettività e dell'identità sollecitati dal moltiplicarsi di nuove figure della sessualità nella scena tardo contemporanea, costituiscono un punto di svolta nel dibattito femminista internazionale.
Non solo in campo teorico ma anche nelle pratiche sociali diffuse si passa dal binarismo di genere alla nuova frontiera dell'identità, plurima, mobile, in divenire, non più veicolata in senso esclusivo dal sesso biologico, ma dalla libertà dell'orientamento sessuale.
Questo comporta per la riflessione femminista la necessità di un profondo mutamento di prospettiva circa il modo di pensare la sessualità e il rapporto natura-cultura nella definizione dei percorsi identitari,nonché la centralità dell'autonomia della persona oltre il confine di genere.

organizza:Casa delle donne di Lecce

sabato 20 ottobre 2018

Women At Work #Facciamo che non sia un’eccenzione: campagna di comunicazione sociale contro gli stereotipi

Sei poster fotografici per una campagna di comunicazione sociale, che affronta con leggerezza ed ironia sei temi importanti per il mondo lavorativo e la vita delle donne: conciliazione vita - lavoro, tetto di cristallo, sessismo nei luoghi di lavoro, linguaggio stereotipato e disparità salariale. 

Aspetti diversi che continuano ad essere presenti, tra stereotipi più o meno radicati e abitudini discriminatorie persistenti, nonostante i progressi delle donne in una società che è in profondo cambiamento, come quella salentina e più in generale quella italiana. 
Tali stereotipi e abitudini, anziché diminuire o scomparire, sembrano ritornare con maggiore aggressività in presenza, da una parte, dei processi di deindustrializzazione e di mancata nuova occupazione connessi con la crisi economica, che esasperano la competitività nel mercato del lavoro; dall’altra, in presenza di politiche di austerità che incidono sui servizi sociali finalizzati a ridurre il carico dei lavori di cura e addirittura pretendono di riformare il “ciclo di vita” delle persone. Tutti fattori che giocano a sfavore delle donne e rischiano di annullare i risultati di decenni di lotte emancipative. 

La campagna di comunicazione sociale della Casa delle Donne di Lecce, - “Facciamo che non sia un’eccezione” - realizzata in collaborazione con le associazioni partner del progetto Women At Work,* coincide con l’anniversario dei dieci anni di vita della nostra associazione, impegnata sul territorio nella promozione di iniziative a favore della parità e il rispetto tra i generi.
“Facciamo che non sia un’eccezione” è il claim che ricorre in ciascuno dei sei poster fotografici, per ribadire che ciò che oggi rappresenta una singolarità dovrebbe diventare una prassi, un’abitudine di vita condivisa tra uomini e donne, un contesto culturale entro cui tutti e tutte debbano riconoscersi, affinché ciascuno/a possa crescere e vivere come persona, con bisogni e necessità che vanno al di là dello stereotipo dei ruoli sociali.  

                È il caso del congedo parentale (mio marito ha preso il congedo parentale!), che ben rappresenta l’attuale situazione. Infatti, sebbene la legislazione italiana preveda dal 2013 il congedo per i neo-papà, la percentuale di uomini che ne beneficiano è ancora troppo bassa. Dall'11,0% del 2012 al 18,4% del 2016 e, nonostante si riscontri un aumento continuo, l’INPS non ritiene che questo dato sia un valore a regime.

           Il tetto di cristallo (in ufficio mi hanno 
assegnato un segretario! ), come si sa, è quella barriera invisibile che impedisce tuttora alle donne di raggiungere posizioni dirigenziali e alti livelli manageriali in ogni campo del lavoro produttivo, riducendo anche i loro stipendi nei confronti degli uomini. Le statistiche dicono che tale meccanismo negativo, presente nel mercato del lavoro globale, agisce con maggior efficacia nel mondo del lavoro in Italia rispetto ad altri paesi europei. Analisi più approfondite indicano che non è solo una questione legata alla maternità e a mancate politiche di conciliazione vita-lavoro, ma è un meccanismo discriminatorio legato al persistere degli stereotipi di genere.  A parità di curriculum vitae, gli uomini hanno più probabilità di accedere a ruoli dirigenziali e, a parità di performances, gli uomini hanno più probabilità di avanzare nella carriera. 

         
   Sessismo nei luoghi di lavoro (al colloquio ha valutato solo il mio curriculum / al colloquio non mi ha chiesto se vorro' figli! ) Seconde le ultime rilevazioni statistiche condotte dall’ISTAT, sono 1 milione e 173 mila in Italia le donne che durante la loro vita hanno subìto ricatti sessuali sul posto di lavoro. In modo particolare, le disoccupate più delle occupate perché più vulnerabili; le indipendenti più delle dipendenti; le impiegate più delle operaie. Solo lo 0,7% però ha sporto denuncia, sia per paura di perdere il lavoro che per “vergogna” di essere giudicate dalla società e dai familiari. La campagna #metoo, nata negli Usa e diffusasi in breve in tutto il mondo per sensibilizzare il genere femminile nei confronti di abusi fisici o psicologici che possono avvenire sul posto di lavoro o in un qualunque altro contesto, ha contribuito ad aprire uno squarcio sul substrato sociale della violenza più diffusa e silenziosa esercitata sulle donne da parte degli uomini che occupano posizioni di potere nel mondo lavorativo. Il movimento #metoo ha avuto il merito di scoperchiare il vaso di Pandora della condizione di ingiustizia entro cui la relazione sociale fra donne e uomini si è strutturata. Non si tratta infatti soltanto di denunciare comportamenti moralmente riprovevoli, ma di scardinare la strutturale e radicata asimmetria di potere che tuttora caratterizza, anche nel mondo del lavoro e della produzione sociale, i rapporti fra uomini e donne. 

               
 Linguaggio - La discriminante gabbia del “lavori tipicamente maschili e/o femminili” (finalmente mi ha chiamato architetta guadagno come il mio collega antonio!) Indagare il sessismo e la discriminazione di genere nel lavoro significa combattere stereotipi e pregiudizi sedimentati nello schema del lavoro “tipicamente” maschile e/o femminile, cioè delle mansioni tradizionalmente riservate all’uno o all’altro genere. Solitamente questa gabbia si traduce in una discriminazione a danno delle donne e in una forma di segregazione sessuale del lavoro. Le statistiche indicano che alcune cose stanno cambiando, tuttavia ancora oggi, quando una donna svolge una professione considerata tradizionalmente “maschile”, il sessismo riemerge sotto la forma di una vera e propria “invalidazione”, che si manifesta non solo nel trattamento economico (ancora oggi in molti contesti professionali le donne ricevono inferiori rispetto ai loro colleghi uomini di pari livello e, pur avendo pari competenze, vengono “demansionate”, se non scartate perché considerate non “idonee”) ma anche nei comportamenti e nel linguaggio. 
Spesso le donne per essere accettate si adattano a rientrare in cliché di scelta e/o di comportamento, cioè tendono a preferire lavori “tipicamente” femminili, oppure ad imitare sul lavoro i comportamenti dei colleghi maschi. Alcune indagini condotte fra lavoratrici con mansioni tradizionalmente maschili (tipografe, camioniste, minatrici, guardie giurate, agenti di polizia, ma anche maestre d’orchestra e avvocate) hanno messo in luce come esse avessero finito col modificare il loro modo di essere, confermando così inconsapevolmente lo schema della segregazione e divisione sessuale del lavoro. Accade allora che, di una lavoratrice che dimostra buone capacità si dica che “è una donna con le palle”. 
Una forma mascherata di mancato riconoscimento delle capacità professionali delle donne è l’attribuzione di titolo professionale e qualifica lavorativa non declinati al femminile, come invece la lingua italiana consente agevolmente.

           
    Disparità salariale  (mi pagano come il mio collega Antonio!)
Nel 2017 i dati pubblicati dall’ Eurostat-Istat riportavano un divario retributivo fra uomini e donne in termini di paga oraria pari al 5,5%. Le donne, dunque, guadagnano meno degli uomini a fronte di una media Ue del 16, 3%. Il fenomeno viene generalmente attribuito a delle caratteristiche individuali delle donne e uomini occupati, in relazione all’esperienza e all’istruzione. Tuttavia, ciò che è andato costruendosi in Italia è una vera segregazione di genere a livello occupazionale, legata senza dubbio a fattori culturali, sociali ed economici che ben si legano al divario retributivo. 

martedì 16 ottobre 2018

WOMEN AT WORK

Sabato 20 ottobre
conferenza stampa / talk 
di presentazione della campagna di affissione ed in generale di tutto il progetto. 
Siete tutte invitate a partecipare a questo momento di racconto dei mesi estivi passati a cercare foto e slogan migliore per comunicare temi complessi.

L'appuntamento è presso la sede dell'associazione Alveare, socia partner del progetto, per sabato alle 11.00  in via San Pietro in Lama, 94, a Lecce. 

Parleremo anche della prossima attività del progetto che prevede il coinvolgimento dei più piccoli, con i laboratori creativi dell'associazione Blablabla e dello sportello di orientamento e sostegno per donne che curerà Alveare, ma di questo vi racconteremo tutto sabato.


sabato 6 ottobre 2018

WOMEN AT WORK Il lavoro visto dalle donne


Sei una donna disoccupata o inoccupata? Sei italiana? Sei straniera ma conosci sufficientemente la lingua italiana? Vorresti un aiuto per orientarti nel mondo del lavoro, comprendere le tue competenze o iniziare un'attività da sola o con altre donne?


Dal 19 ottobre, la Casa Delle Donne Lecce organizza un corso di formazione GRATUITO su lavoro e imprenditoria femminile, con numero limitato di posti iscrizioni entro 15 ottobre


inizio corso
Venerdì 19 ottobre 2018 
dalle ore 09:30 alle 12:30
Crocevia
Via S. Pellico 8,  Lecce

scarica qui l'opuscolo informativo


Riprendono le attività del progetto #WAW #WomenAtWork - finanziato dalla Regione Puglia - e promosso da Casa Delle Donne Lecce -  Alveare Lecc - Meticcia Lecce -  BLABLABLA - Comune di Lecce,assessorato alla pari opportunità - CNA Lecce - Awmr Italia donne della regione mediterranea @wilpf Albania Aca Npo.
👮‍♀👷‍♀🕵‍♀

➡ Sette moduli formativi 
Quaranta ore di formazione gratuita tenute da docenti esperte, per approfondire aspetti di economia, imprenditoria, comunicazione, psicologia, per accrescere la propria capacità di orientamento e inserimento nel mondo del lavoro. 

➡ Un Laboratorio per bambini e bambine
Chi ha figli dai 4 anni in su, potrà fare affidamento sui laboratori tenuti dall'associazione BLABLABLA, che si svolgeranno contemporaneamente alle ore di formazione. 

➡ Uno Sportello Orientamento
A cura dell'associazione Alveare Lecce, lo sportello fornisce supporto e orientamento individuale nell’ambito della ricerca del lavoro e sarà uno strumento a disposizione di ogni singola corsista che avrà bisogno di un supporto nella propria ricerca di lavoro.

per iscriverti e per ogni dubbio contattaci 😉 
Ti aspettiamo! 

info.waw18@gmail.com
Cell.: 388 9275360 oppure 327 7838473

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WOMEN AT WORK
Il lavoro visto dalle donne: Lecce – Tirana – Mondo 

progetto finanziato dalla Regione Puglia – Sezione Relazioni Internazionali



giovedì 14 giugno 2018

Legge 194: quarant'anni dopo

 SABATO 16 giugno, 
 dalle ore 18:00 alle ore 21:30
Officine Cantelmo 
Lecce











A 40 anni dall'approvazione della 194, nata dalle battaglie delle donne, si torna nuovamente a parlare di libertà e diritto di scelta su corpo, sessualità e procreazione.

Quella stessa legge, determinante per la vita di moltissime donne, viene ancora oggi attaccata e svuotata di senso, attraverso la sua mancata applicazione, piuttosto che essere difesa e valorizzata.

Le statistiche parlano di percentuali altissime di medici obiettori negli ospedali italiani e di poche strutture, dove viene praticata l’interruzione di gravidanza, compresa quella terapeutica dopo la dodicesima settimana.

A Lecce e provincia, la situazione negli ospedali è diversa da struttura a struttura; di questo e di molto altro crediamo sia necessario parlare. Dell’obiezione di coscienza, della ru486, della contraccezione, della dignità e della libertà delle donne e di tutti quei diritti e quelle conquiste per cui sono state portate avanti battaglie lunghe una vita.

programma della giornata di SABATO 16 giugno
 Officine Cantelmo


martedì 29 maggio 2018

Novantanovesimo cancello

giovedì  31 maggio
dalleore 19,00 alle ore 21,00



Officine Culturali Ergot
Piazzetta Falconieri  Lecce
 Scavare nella propria interiorità, affrontare i fantasmi e i dolori del passato per poter immaginare il proprio futuro senza paure. Vivere la gioia del presente. Riconoscere gli ostacoli esterni e gli alibi per non superare i limiti e vivere i desideri, per svelare a noi stesse ciò che siamo nutrendo la consapevolezza del nostro potere.

lunedì 14 maggio 2018

Marielle vive perche' noi viviamo!


 MARTEDI' 15 MAGGIO

al Crocevia
Via Silvio Pellico 8, 73100 Lecce
 dalle ore 19:30 alle ore 22:30
 

 Questo il grido lanciato dalle migliaia di donne attiviste che, in tutto il mondo, si impegnano per un mondo piu' equo e giusto. Un grido che ricorda a tutto il mondo che le battaglie di Marielle Franco non finiranno con la sua morte ma continueranno attraverso l'impegno e la lotta di tutte e tutti.

Femminista, consigliera comunale a Rio de Janeiro e attivista per i diritti umani e delle persone lgbt, Marielle Franco aveva 38 anni e la notte tra il 14 e il 15 marzo è stata uccisa mentre rientrava nella sua casa nel Complexo do Maré, un agglomerato di favelas a Rio de Janeiro dove vivono almeno 130mila person.

Vogliamo ricordarla con un omaggio musicale, a cura di Maria Eugenia Lula Verdaguer e Antonio Palmisani che martedi 15 maggio, dedicheranno la loro voce e chitarra al ricordo di questa donna straordinaria.

Il bellissimo disegno in copertina è di @Andrè Toma che ringraziamo di cuore

mercoledì 25 aprile 2018

Women at work: il lavoro visto dalle donne









venerdì 4 maggio 
dalle ore 17:30 alle ore 21:00

al Crocevia
Via S. Pellico 8, 
73100 Lecce


Cosa significa per una donna lavorare a Lecce, a Tirana o nel resto del mondo? Quanto e come si sta trasformando la vita e il lavoro delle donne?

Queste sono solo alcune delle domande da cui partiremo, per indagare l’universo femminile, attraverso Women At Work, progetto dedicato a donne disoccupate e/o inoccupate, native e migranti, finanziato dalla Regione Puglia - Sezione Relazioni Internazionali di cui la Casa Delle Donne Lecce è capofila, assieme ad una fitta rete di associazioni partners. 

Un viaggio nel mondo delle donne, che intende esplorare sogni, ambizioni, difficoltà ed ostacoli di coloro che, per troppo tempo, sono state tenute lontane dai principali settori della vita sociale, lavorativa e pubblica. Un viaggio che parte dalle storie delle donne di Italia e Albania e attraversa le tante culture che vivono a Lecce e che ha come obiettivo la promozione di percorsi di crescita culturale e personale (a partire dal lavoro), come strumenti di emancipazione, inclusione e contrasto alla violenza e alle discriminazioni.

iniziamo il 4 maggio, con un bellissimo
♀️ laboratorio interculturale e
♀️ una campagna di comunicazione sociale

continueremo ad ottobre con
♀️ un corso sul lavoro
♀️ un laboratorio per bambine e bambini sugli stereotipi
♀️ uno sportello di orientamento e sostegno

giovedì 8 marzo 2018

Oggi, 8 marzo 2018

Il buongiorno si vede dal mattino!
In questa bellissima giornata di sole il nostro striscione "io l'8 sempre" e' esposto sulla finestra di Palazzo Carafa - grazie all'amministrazione comunale, all'assessore @silvia miglietta per aver accolto la nostra richiesta e a Valentina D'Andrea per averci donato l'immagine | a piu' tardi per il corteo!

mercoledì 7 marzo 2018

Corteo 8 marzo a Lecce: non una di meno


Giovedì 8 marzo, appuntamento a porta Napoli, ore 18 per la partenza del Corteo, promosso dalla Casa delle Donne di Lecce.

Sfileremo in una lunga e colorata manifestazione, attraverso le strade di Lecce, contemporaneamente ad altre migliaia di città dell mondo. Lo faremo con gioia ed entusiasmo, forza e coraggio, insieme alle tante donne che intendono riappropriarsi del significato profondo della giornata internazionale dell'8 marzo e insieme a tutte coloro che vorranno sentirsi meno sole in questo importante momento di trasformazioni culturali, per riaffermare libertà e diritti.

Il corteo terminerà in piazza Sant'Oronzo, all'Open Space dove sarà installata una mostra fotografica costruita dal basso "quotidianità operaie" e saranno previsti degli interventi. E' ancora possibile partecipare alla mostra inviando semplici scatti realizzati con gli smartphone qui tutti i dettagli: https://www.facebook.com/events/748721485316633/


Dal #metoo al #wetoogether aderiamo alla mobilitazione mondiale di NON UNA DI MENO, che ha condensato nell'efficace slogan - tutta la forza del movimento femminile e femminista!

lunedì 12 febbraio 2018

Utero in affitto o gravidanza per altri?





Venerdì, 23 febbraio, 2018, ore 18.00
Crocevia, via Silvio Pellico

Utero in affitto o gravidanza per altri. Nella ricerca stessa di una definizione, si trova tutta la problematicità del tema; di ordine etico, scientifico, giuridico, storico, politico, sociale e di salute, di non facile soluzione.

In altri paesi, l dibattito va avanti da decenni, in Italia, la questione è oggetto di studi e infuocate polemiche. Noi abbiamo deciso di parlarne insieme a due autorevoli donne, femministe, Lidia Cirillo e Pina Nuzzo, a partire dal volume curato dalla Cirillo: "Utero in affitto o gravidanza per altri"; modera la discussione Antonella Mangia per la Casa delle Donne di Lecce.


"Un libro che si propone di rendere accessibile la discussione ad ambienti diversi da quelli che già la frequentano e nell'unico modo possibile, cioè attraverso gli interventi sintetici di persone che ne hanno scritto o che hanno competenze nei campi che la questione coinvolge, compreso quello politico e di movimento. L'invito a spiegare è stato rivolto soprattutto a femministe, perché è nell'ambito femminista che la discussione è stata più ampia, complessa e interessante. Ma anche a un autore che ha affrontato, con l'articolazione della ricerca scientifica psicologica, i temi più diffusi nel movimento di critica all'eterosessualità obbligatoria."

Verso l'8 marzo: mobilitazione mondiale con Non Una di Meno


Anche questo 8 marzo, la Casa delle Donne di Lecce aderisce alla mobilitazione mondiale, lanciata dal movimento internazionale Non Una di Meno, attraverso lo sciopero globale e molte altre iniziative, da costruire insieme.

Lanciamo un appello a tutte le associazioni, i gruppi e le donne che condividono le ragioni profonde della lotta, sceglieremo insieme le forme di mobilitazione migliore da mettere in atto. Contattateci, scriveteci, linkateci.

Una giornata senza di noi, consapevoli delle difficoltà che comporta e che cercheremo di superare insieme. Una giornata senza il nostro lavoro, le nostre cure, il nostro impegno, una giornata in cui noi stiamo dove e come vogliamo stare. Un momento in cui continuare a mettere in pratica il passaggio dal #metoo al #wetoogether, dalla forza della denuncia alla potenza della lotta collettiva.

Per questo aderiamo a questa mobilitazione ed allo sciopero, <<per mettere mettere in discussione ogni forma di sfruttamento che agisce sui nostri corpi e sulle nostre vite (…) perchè la violenza è sistemica e strutturale e combatterla significa anche lottare per la liberazione dalla violenza economica, dalla precarietà e dalle discriminazione e rivendicare strumenti materiali di autodeterminazione. (...)Lo sciopero femminista mette in discussione le modalità classiche di sciopero non per sostituirsi ad esse, ma per potenziarle, immaginando nuovi strumenti di lotta e consentendo di scioperare anche a chi si troverebbe esclusa dal diritto di sciopero.>>

Anche a Lecce riempiremo le strade con le nostre proposte:
- Vogliamo una città che riconosca le soggettività femminili in
tutti gli ambiti della vita sociale e politica
- Vogliamo una città che organizza gli spazi e i tempi a misura
dei bisogni delle donne
- Vogliamo più strutture che sostengano le donne in situazione
di disagio e sottoposte a violenza
- Vogliamo questo e molto altro ancora

qui tutte le ragioni dello sciopero messe a punto dal movimento di Non Una di Meno, durante l'assemblea del 3 febbraio a Milano: