lunedì 20 novembre 2017

SIAMO TUTTE PARTE LESA giornata internazionale contro la violenza sulle donne



 "Combattere la violenza maschile e di genere significa mettere in discussione la cultura e i rapporti sociali che la sostengono. Non abbiamo bisogno di tutori o guardiani, non siamo vittime e non ce la siamo cercata. Lottiamo per un cambiamento strutturale, a partire dalla scuola, dal lavoro, dalla salute, dall’amministrazione della giustizia e dai media, pretendiamo il rispetto dei nostri percorsi di libertà e autodeterminazione e della nostra indipendenza. Per questo reclamiamo i mezzi e le risorse per autodeterminarci e scegliere sulle nostre vite."

*** Non Una di Meno, perché nessuna resti sola ***
SIAMO TUTTE PARTE LESA
giornata internazionale contro la violenza sulle donne

La Casa delle Donne di Lecce, l'associazione Alveare
insieme con LeA - Liberamente e Apertamente, Link Coordinamento Universitario e Studenti indipendenti invitano tutte e tutti a partecipare:

Sabato 25 novembre, a partire dalle 18.00, ci troverete in piazza Sant'Oronzo, per ribadire che le storie di violenza contro le donne ci riguardano, riguardano tutte e tutti noi.

venerdì 24 novembre alle 15.30,
Casa circondariale di Lecce, Borgo San Nicola
Le donne della Casa incontrano le donne del carcere

sabato 25 novembre
dalle dalle 18.00, in p.za Sant'Oronzo banchetto informativo

dalle ore 19.30:

- Flash mob contro la violenza
- Performance artistico musicale
- Giochi di mano: la violenza sulle donne raccontata e illustrata
- Leleste in DI RISATE STRAZIAMI
quando la comicità femminile diventa lotta

martedì 14 novembre 2017

#vogliamolacasadelledonne

 Lettera al Sindaco di Lecce

La Casa delle Donne di Lecce celebrerà a novembre 2018 i dieci anni di presenza sulla scena politica e culturale della città.
Nel solco delle esperienze nazionali delle Case delle Donne, presenti in decine di città italiane, la Libera Federazione Donne ha ripreso le fila di una storia collettiva fondata sulla necessità di riconoscere la libertà femminile ed il protagonismo delle donne nella scena pubblica.
Da quel momento la Casa delle Donne di Lecce ha rappresentato un punto di riferimento del movimento delle donne e di gruppi femministi, è stata e continua ad essere un luogo di incontro, di relazioni tra generazioni diverse, di scambio e sostegno, di attività ed organizzazione politica autonoma ed autogestita, con l’obiettivo ambizioso di trasformare la società a partire dal punto di vista delle donne.
Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di tutte, malgrado la mancanza di mezzi e strutture, nonché di un riconoscimento istituzionale.

giovedì 5 ottobre 2017

giovedì 28 settembre 2017

Per Noemi, Nicolina e tutte le donne vittime di violenza




Una rete di realtà del territorio per dire no alla violenza 

No alla violenza contro le donne e alla violenza di genere. Violenza che si declina ogni giorno, in tutte le sue forme, fisiche, psicologiche e discriminatorie, dalle mura domestiche ai luoghi di lavoro, dalla sala di un consultorio familiare alle pubbliche piazze virtuali e non. Nelle scorse settimane il nostro territorio è stato colpito da due ennesime storie di violenza contro le donne: Noemi e Nicolina. E quante altre ne sono accadute! 

Passata l’onda emotiva carica di tristezza, sgomento e rabbia, sentiamo il dovere di guardarci negli occhi e dire il nostro BASTA a violenza e abusi. BASTA ai linguaggi sessisti e morbosi delle narrazioni che i media fanno della violenza. Per questi e altri mille basta, le donne di Lecce e provincia e altre realtà sensibili fanno Rete insieme a tutta la Nazione femminile.

DOMENICA, 1° Ottobre, ore 18 - 21
Per Noemi, Nicolina e tutte le donne vittime di violenza
Un corteo silenzioso partirà da Porta Napoli per concludersi in P.za Sant’Oronzo


La manifestazione è promossa dalla Casa delle Donne di Lecce, LeA-Liberamente e Apertamente, Link, Studenti Indipendenti e hanno aderito: CGIL Lecce, Coordinamento donne CGIL Lecce, Coordinamento donne SPI CGIL Lecce, Meticcia Aps, Blablabla, Seyf, Agedo Lecce, Lila, Arci Lecce, Arcigay Salento, Ra.Ne.-Rainbow Network, Associazione IDeA, Zei Spazio Sociale, Staffetta della Solidarietà, Rete Centri Antiviolenza Sanfra, Comune di Specchia, Collettivo Terra Rossa, Università Popolare Asylum, Laboratorio Beth, Gus Puglia, Associazione una buona storia per Lecce, Lecce Città Pubblica, Officine Culturali Ergot, Democrazia Atea, Comune di Trepuzzi, Commissione Pari Opportunita' - Trepuzzi, Alveare Lecce, Conferenza Donne Democratiche Lecce, Unione degli Studenti, CROCE ROSSA comitato di Lecce, Lecce Bene Comune, Io ci provo







domenica 9 aprile 2017

La Rivolta delle DONNE sesso*genere*patriarcato

La Rivolta delle DONNE sesso*genere*patriarcato
Lunedì 10 aprile dalle ore 18:30 alle ore 21:00








Continua il ciclo d'incontri sul pensiero e le lotte dei movimenti femministi con l'iniziativa "LA RIVOLTA DELLE DONNE sesso*genere*patriarcato", racconto a più voci, con parole, suoli. immagini: narrazione degli eventi e delle teorie che hanno caratterizzato la 'seconda ondata' del femminismo.
Conoscere la storia del movimento delle donne per appropriarsi di strument i e di pratiche rivoluzionarie per agire l'attuaità.

Interventi di ROSALBA NESTORE E SANDRA DEL BENE
Letture di CARLA VISCIOLA

Vi aspettiamo TUTTE....non una di meno!

martedì 7 marzo 2017

Se le nostre vite non valgono noi scioperiamo

di Gabriella Paulì
<<C’è un gran fermento di donne a Lecce negli ultimi mesi. Donne di generazioni diverse, biografie politiche diverse, vite quotidiane diverse. Ci sono le femministe storiche, quelle che negli anni ‘70, in una provincia sperduta e amara, qual’ era Lecce allora (prima insomma di diventare “la capitale del Salento, lu sule , lu mare, lu ientu) provavano per prime a parlare di autodeterminazione femminile ; ci sono le donne, oggi tra i trenta e i quarant’anni che hanno attraverso gli anni Novanta ed entrate nel Duemila hanno dovuto ripensare e rinegoziare il senso del proprio sentirsi e dirsi femministe nei tempi cupi di una estrema precarietà esistenziale e disoccupazione feroce nel meridione d’Italia (l’Italia tutta, certo, ma a Sud, la situazione è drammatica); ci sono le millenials, venute su con l’idea che “una valigia” sempre pronta sia necessaria per sopravvivere in un mondo divenuto ormai molto piccolo, attrezzate a pensarsi integralmente globali. Vanno, non dove le porta il cuore, o non solo, vanno dove le porta la necessità, alla ricerca di dignità. Madri e non, single e non, lesbiche, etero, ricche e ricchissime, povere e poverissime, da mesi si incontrano, parlano, scazzano, e poi ridono. C’è vita, che preme, c’è rabbia a cui dare forma, c’è lotta femminista da organizzare. Cosa è stato che ha mobilitato le donne in città consentendo di “riconnettersi” tra loro ed animare le tante riunioni della Casa delle Donne di Lecce (una Casa delle Donne ospitata ormai da anni negli spazi di Ergot a Lecce, non disponendo di una sede propria) un cuore pulsante, forte, allegro della città? Il desiderio, innanzitutto, e il riconoscimento che di femminismo abbiamo bisogno (senza troppi giri di parole) in questo lembo di terra ( non ci basta più lu sule lu mare e lu ientu, in verità non ci è bastato mai) e la forza, l’incredibile forza catalizzatrice del movimento nazionale NON UNA DI MENO https://nonunadimeno.wordpress.com/ che ha saputo raccogliere temi, istanze, differenze, generazioni e metterci in rete, travalicando la geografia e lo spazio e facendoci sentire, pur nelle tante differenze, un corpo solo e connesse col mondo intero, così vicine e non più lontane. Era tanto che non accadeva in Italia, era ora.
E allora. L’Otto marzo è domani, ed è importante. L’appuntamento è doppio: ore 9.30 P.zzetta Carducci e fino alle 14:00 (Convitto Palmieri), con tante iniziative, interventi, proiezione di video, installazioni, ecce e domani alle 18.30, il corteo cittadino. Molte adesioni di associazioni, enti pubblici, ecc. sono pervenute. Domani la città si veste di fucsia, sarà la città delle donne.>>

domenica 26 febbraio 2017

SE LE NOSTRE VITE NON VALGONO, NOI SCIOPERIAMO!

programma della giornata
L'otto marzo sarà una giornata ricca di attività, assemblee, iniziative, a Lecce, come nel resto del mondo. Una giornata in cui, le donne di moltissime città, sciopereranno, si mobiliteranno, scenderanno in piazza, attraverso cortei e manifestazioni, per sentirsi più unite contro le tante forme di violenza contro cui vogliono ribellarsi.

programma della giornata di sciopero

10.30, Convitto Palmieri
Lotto marzo e partecipo: voci, racconti, storie, installazioni.

(iniziativa pubblica organizzata con la collaborazione di LINK Lecce)

18.00, Corteo
Corteo cittadino partenza Porta Napoli ed arrivo in P.za Sant'Oronzo




 



***
programma della mattina

Scioperiamo perché

➊ La risposta alla violenza è l’autonomia delle donne

Scioperiamo contro la trasformazione dei centri antiviolenza in servizi assistenziali. I centri sono e devono rimanere spazi laici ed autonomi di donne, luoghi femministi che attivano processi di trasformazione culturale per modificare le dinamiche strutturali da cui nascono la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Rifiutiamo il cosiddetto Codice Rosa nella sua applicazione istituzionale e ogni intervento di tipo repressivo ed emergenziale. Pretendiamo che nell’elaborazione di ogni iniziativa di contrasto alla violenza vengano coinvolti attivamente i centri antiviolenza.

giovedì 16 febbraio 2017

Se le nostre vite non valgono, noi scioperiamo

  8 punti per l’8 marzo. È questa la piattaforma politica formulata dalle 2000 persone riunite in assemblea nazionale a Bologna il 4 e 5 febbraio, che hanno proseguito il lavoro sul piano femminista antiviolenza e stanno organizzando lo sciopero delle donne dell’8 marzo che coinvolge diversi paesi nel mondo. I punti esprimono il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e transfobia.


 


L’8 marzo quindi incrociamo le braccia interrompendo ogni attività produttiva e riproduttiva: la violenza maschile contro le donne non si combatte con l’inasprimento delle pene ‒ come l’ergastolo per gli autori dei femminicidi in discussione alla Camera ‒ ma con una trasformazione radicale della società. Scendiamo in strada ancora una volta in tutte le città con cortei, assemblee nello spazio pubblico, manifestazioni creative.

Scioperiamo per affermare la nostra forza. Ribadiamo ancora una volta la richiesta a tutti i sindacati di convocare per quella giornata uno sciopero generale di 24 Ore, Non un’ora meno, e chiediamo alle realtà confederali ed in particolare alla Cgil di rispondere pubblicamente sulla convocazione dello sciopero generale.

Scioperiamo perché

La risposta alla violenza è l’autonomia delle donne

Scioperiamo contro la trasformazione dei centri antiviolenza in servizi assistenziali. I centri sono e devono rimanere spazi laici ed autonomi di donne, luoghi femministi che attivano processi di trasformazione culturale per modificare le dinamiche strutturali da cui nascono la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere. Rifiutiamo il cosiddetto Codice Rosa