domenica 12 giugno 2016

Il movimento delle "suffragette"

Ciclo d'incontri sul pensiero e le lotte
 del movimento femmnista


MARTEDI' 21 GIUGNO  h. 18,30
Officine Culturali ERGOT
Piazzetta Falconieri - Lecce
dibattito su
IL MOVIMENTO DELLE "SUFFRAGETTE"

 Introduce 
Dott.ssa Rosalba Nestore  
Casa delle donne di Lecce.
Interviene 
Dott.ssa Annarita Gabellone 
ricercatrice di Dottrine Politiche dell'Università del Salento, autrice del saggio "Una società di pace. ll progetto politico-utopico di Sylvia Pankhurst."

A seguire oriezione del film 
ANGELI D'ACCIAIO

Angeli d'acciaio (Iron Jawed Angels) è un film per la televisione del 2004.  diretto da Katja von Garnier.
Il film si basa sulla storia delle donne statunitensi che agli inizi del Novecento hanno lottato duramente per ottenere il diritto di voto, mettendo a rischio la propria vita pur di vedere realizzato il loro sogno e quello di tutte le donne.
Grazie all'ottima interpretazione Anjelica Huston si è aggiudicata il Golden Globe Award come miglior attrice non protagonista, mentre la pluripremiata Hilary Swank ha ottenuto la nomination come miglior attrice protagonista senza vincere la statuetta. Anche la pellicola stessa ha ricevuto la nomination come miglior film.

Sceneggiatura/Screenplay Benjamin Taylor, Hannes Jaenicke, Katja von Garnier.
Fotografia/Cinematography Torsten Breuer.
Scenografia/Production Design Irene Edenhofer, Anni Brunner, Nikolai Ritter, Mike Schafer.
Montaggio/Film Editing Katja von Garnier.
Musica/Music Peter Wenke, Tillman Hohn.
Produzione/Production Ewa Karlstrom.


 << (…) queste donne furono delle vere amazzoni, antesignane del movimento femminista (…) Quando l’ultimo stato americano ratificò il voto alle donne, la loro generalessa, Susan Anthony era già morta. Neppure Presidenti abolizionisti come Lincoln, "progressisti" come Theodore Roosevelt o "illuminati" come Woodrow Wilson, accettarono le petizioni del Nawsa, National American Woman Association, il movimento nazionale femminile. Il Congresso, davanti al quale ogni anno, implacabilmente, Susan Anthony si presentava per pronunciare le sue infuocate arringhe, ascoltava e dimenticava. Per 143 anni il congresso applaudì queste donne, le incoraggiava, sorrideva e poi insabbiava. (…) (www.fuoriradio.com) >>

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