I
fatti accaduti a Colonia e in altre città tedesche nella notte di
Capodanno, per la loro valenza terribile sia materiale che
simbolica, hanno destato indignazione e profonda preoccupazione in
tutte noi, come in chiunque abbia a cuore la nostra libertà e
dignità di donne.
1-
In primo luogo vogliamo sottolineare la gravità in sé degli atti di
violenza sessista messi in opera, secondo una ricostruzione non del
tutto chiara, da un “branco di maschi in prevalenza immigrati di
origine islamica” su gruppi di donne che agivano la loro libertà e
autodeterminazione nello spazio pubblico. Le brutali molestie
sessuali, fino allo stupro, denunciate dalle donne, insieme ai furti
e altre violenze di ogni tipo, hanno avuto come contraltare
l’inspiegabile assenza di dispositivi di sicurezza da parte delle
autorità tedesche, che hanno lasciato inquietanti interrogativi, sia
in ordine alla versione dei fatti fornita dalle forze dell’ordine,
sia all’inerzia da queste dimostrata, fino a sollevare il sospetto
di una provocazione ordita dalla destra xenofoba ai danni degli
immigrati.
Comunque
sia, resta il fatto che nel cuore dell'Europa si è verificato, in un
luogo pubblico, in una normale piazza, dentro lo Stato di diritto, un
inaccettabile vulnus,
una vera e propria sospensione delle libertà personali e civili, a
partire dall' habeas corpus,
che colpisce in primo luogo le donne, la loro autonomia, il loro
agire nel contesto sociale, ma anche costituisce un pericoloso
segnale di uno scarto nella civile convivenza, un motivo di ulteriore
crisi di fiducia nelle istituzioni e aggrava quell'antropologia
dell'insicurezza che rischia di sfasciare i valori e le basi stesse
della costruzione europea.
2-
L’immediata reazione islamofobica, seguita alla sconcertante notte
“franca” di Colonia, ha investito in maniera traumatica il nodo
cruciale dell'immigrazione, ponendo in evidenza sia i limiti del
progetto europeo in tema di accoglienza e integrazione, sia il vizio
d'origine e la debolezza intrinseca del modello europeo-occidentale
di confronto con la diversità. L'antitesi barbaro/civilizzato, in
cui la destra più o meno moderata o dichiaratamente xenofoba tenta
di schiacciare la questione delle differenze culturali tra noi
europei e “gli altri”, è una costruzione ideologica funzionale
sia al radicalismo islamico sia a quello di matrice xenofoba,
razzista e sessista.