mercoledì 6 giugno 2012

presidio e volantinaggio vicino l'ospedale Vito Fazzi di Lecce





presidio e volantinaggio vicino l'ospedale Vito Fazzi di Lecce








6 giugno 2012 Campagna nazionale contro l’obiezione di coscienza


Nel 1978 la legge 194 legalizza e regola l’interruzione volontaria di gravidanza.
Prima di allora, in Italia, l’aborto era un reato: la donna e chi aveva praticato l’Ivg venivano puniti con il carcere.

Nel 1981 la legge, ottenuta dopo importanti lotte, viene confermata da un referendum: il 70% dei cittadini la considera una norma valida e da difendere.

Una legge che dà un ruolo fondamentale ai consultori, dove le donne, davanti a una scelta molto sofferta, possono intraprendere un percorso consapevole e responsabile, sia nel proseguimento che nell’interruzione della gravidanza.

La 194 prevede anche la possibilità del medico e del personale paramedico di fare obiezione di coscienza, rifiutando di praticare l’Ivg. In ogni struttura sanitaria pubblica di uno Stato LAICO, però, il diritto di scelta delle donne non può essere negato: i medici non obiettori non possono mancare.

Nel 2012 in Italia si dichiara obiettore l’80% dei medici e più del 50% degli anestesisti. Nei prossimi anni l’esigua percentuale di medici non obiettori tenderà a diminuire ancora, a causa dei pensionamenti.

IL TENTATIVO DI CONCILIARE L’AUTONOMIA DEL PAZIENTE CON QUELLA DEL MEDICO È FALLITO.

Ora dobbiamo scegliere se tutelare a ogni costo l’autonomia del professionista sanitario oppure schierarci dalla parte delle donne e della loro battaglia per la libertà e i diritti. Noi abbiamo scelto:

IL BUON MEDICO NON OBIETTA.
RISPETTA LA SCELTA DELLE DONNE DI INTERROMPERE LA GRAVIDANZA
Il buon medico non è quello che protegge la propria coscienza a ogni costo, ma quello che sostiene la donna nelle proprie scelte consapevoli, rispondendo a tutte le sue necessita'.



CONSULTA DI BIOETICA



CASA DELLE DONNE DI LECCE

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